Page 7 - GSDCD Resoc 2009/2010
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L’Associazione con la sua Fondazione promuove lo sviluppo della ricerca sulla sclerosi multipla in
      Italia e nel mondo, insieme alle altre principali associazioni sclerosi multipla, sia aumentando l’entità
      dei finanziamenti, sia aprendo filoni di ricerca innovativi, che partecipando a progetti coordinati a
      livello internazionale. Per dare più forza alla ricerca per identificare la causa e per trovare la cura della
      sclerosi multipla AISM  contribuisce, attraverso la condivisione internazionale con i principali attori e
      finanziatori della ricerca, a delineare i percorsi strategici e gli ambiti più promettenti nei quali investire
      quali le cellule staminali, la comprensione dei  meccanismi della malattia, la ricerca terapeutica e
      l’utilizzo delle neuro immagini. Un campo quest’ultimo fondamentale che ha contribuito a far
      conoscere la storia naturale della malattia, ha dato un contributo alla diagnosi precoce e allo studio dei
      nuovi  trattamenti.
      Che cosa è la sclerosi multipla:
      La sclerosi multipla (SM), o sclerosi a placche, è una malattia a decorso cronico della sostanza bianca
      del sistema nervoso centrale.
      Nella sclerosi multipla si verificano un danno e una perdita di mielina in più aree (da cui il nome
      «multipla») del sistema nervoso centrale. Queste aree di perdita di mielina sono di grandezza variabile
      e prendono il nome di placche.
      Alla base della SM dunque vi è un processo di demielinizzazione che determina danni o perdita della
      mielina e la formazione di lesioni (placche) che  possono evolvere da una fase infiammatoria iniziale a
      una fase cronica, in cui assumono caratteristiche simili a cicatrici, da cui deriva il termine «sclerosi».
      Nel mondo, si contano circa 1,3 milioni di persone con SM, di cui 400.000 in Europa e 57.000 in Italia.
      La distribuzione della malattia non è uniforme: è più diffusa nelle zone lontane dall’Equatore a clima
      temperato, in particolare Nord Europa, Stati Uniti, Nuova Zelanda e Australia del Sud. La prevalenza
      della malattia al contrario sembra avere una progressiva riduzione con l’avvicinarsi all’Equatore.
      La SM può esordire a ogni età della vita, ma è diagnosticata per lo più tra i 20 e i 40 anni e nelle donne,
      che risultano colpite in numero doppio rispetto agli uomini.
      Per frequenza, nel giovane adulto è la seconda malattia neurologica e la prima di tipo infiammatorio
      cronico.
      La causa o meglio le cause sono ancora in parte sconosciute, tuttavia la ricerca ha fatto grandi passi nel
      chiarire il modo con cui la malattia agisce, permettendo così di arrivare a una diagnosi e a un
      trattamento precoce che consentono alle persone con SM di mantenere una buona qualità di vita per
      molti anni. La SM è complessa e imprevedibile, ma non riduce l’aspettativa di vita, infatti la vita media
      delle persone ammalate è paragonabile a quella della popolazione generale.























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