Page 19 - GSDCD Resoc 2015/2016
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Nel	 1994	 il	 Dr.	 Dario	 Sepe,	 psicologo	 e	 psicoterapeuta	 specializzato	 nel
                                              campo	 dell’AuJsmo,	 insieme	 ad	 un	 gruppo	 di	 psicologi,	 fonda	 a	 Roma
                                              l’Associazione	 Il	 Filo	 dalla	 Torre.	 Da	 allora,	 lo	 staff	 opera)vo	 si	 allarga	 ad
                                              operatori	e	volontari,	che	vengono	forma)	nell’intervento	con	l’Au)smo	ed
                                              il	 Ritardo	 Globale	 dello	 Sviluppo.	 La	 pra)ca	 costante	 della	 Meditazione,
                                              intesa	 come	 ricerca	 costante	 della	 Qualità	 e	 dei	 Valori	 in	 ogni
                                              rapporto,	 rappresenta	 una	 peculiarità	 che	 contraddis)ngue	 lo	 staff
                                              dell’Associazione:	 questa	 aAtudine	 genera,	 nel	 corso	 del	 tempo,	 una
                                              sintonia	 emo)va	 e	 mentale	 che	 avvicina	 i	 consulen)	 dell’Associazione	 ad
       una	visione	globale	dell’Uomo	e	della	persona	con	Au)smo.

       Durante	ques)	anni,	si	realizza	un	percorso	di	ricerca	e	formazione,	riflessione	ed	analisi	cri)ca,	sui	principali	approcci	e
       metodi	di	intervento	per	l’Au)smo,	sul	territorio	italiano	ed	internazionale.	Da	questo	processo	di	esplorazione,	nasce
       la	consapevolezza	dell’esigenza	di	un	approccio	globale,	nuovo	ed	originale,	che	sappia	vedere	la	persona	con	Au)smo
       come	un	Essere	Umano,	che	va	realmente	acceBato	nelle	sue	caraBeris)che,	da	armonizzare	in	tuA	i	sistemi	della
       propria	vita.

       InfaA,	il	P.E.I.A.D.	(ProgeBo	Evolu)vo	Integrato	Au)smo	e	Disabilità)	tenta	costantemente	di	promuovere	lo	sviluppo
       delle	potenzialità	evolu)ve	del	bambino	e	del	ragazzo	au)s)co,	nei	principali	contes)	di	vita	quo)diana.

       Il	 P.E.I.A.D.	 pone	 l’aBenzione	 sull’ascolto	 emo)vo	 e	 la	 cura	 del	 bambino	 con	 disabilità,	 sul	 piano	 fisico,	 emo)vo,
       mentale	 e	 spirituale,	 per	 nutrire	 e	 sostenere	 l’evoluzione	 dell’Essere	 Umano	 a	 tuA	 i	 livelli,	 in	 un’oAca	 globale,
       armonica	e	amorevole.






























       Il	 Gruppo	 di	 Solidarietà	 ha	 partecipato	 alla	 VI°	 LoBeria	 dell’Associazione	 per	 contribuire	 all’aAvità	 spor)va	 delle
       persone	 	 con	 disabilità,	 aBraverso	 lo	 sport	 e	 il	 movimento	 si	 può	 finalmente	 scoprire,	 o	 riscoprire,	 se	 stessi,
       sviluppando	una	percezione	posi)va	di	sé	a	tuA	i	livelli.

       Inoltre,	lo	sport	di	squadra	meBe	in	relazione	con	gli	altri:	la	condivisione	anche	di	un	semplice	allenamento	permeBe
       di	lavorare	sulla	relazione	tra	pari,	permeBe	di	scoprire	funzioni	e	talen)	diversi.	SopraBuBo	permeBe	di	incontrare	dei
       coetanei	su	un	campo	diverso	da	quello	scolas)co,	un	campo	dove	ci	si	può	riconoscere	come	atle),	dove	la	diversità
       sfuma	nella	gioia	di	un	gioco	comune.

       Si	possono	scoprire	abilità	inaspeBate	che,	unite	a	quelle	dei	compagni,	permeBono	il	raggiungimento	di	un	obieAvo
       comune.

       Lo	sport	diventa	allora	una	possibilità	di	incontro,	con	se	stessi	e	con	gli	altri.




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