Page 14 - GSDCD Resoc 2012/2013
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Un	   nostro	   collega	   ci	   ha	   portato	   a	   conoscenza	   di	   un	   forte	   
                         arPcolo	   di	   denuncia	   uscito	   sul	   Corriere	   della	   Sera



                            Corriere della Sera >
                          Cronache >
                          Malata di Sla abbandonata: vive con l'ossigeno vicino al gas

                             LA DENUNCIA: «GRAVE CHE UN CASO DI QUESTA MALATTIA IN FASE AVANZATA NON SIA
                             SEGUITO»
                             Malata di Sla abbandonata:

                             vive con l'ossigeno vicino al gas

                             La donna vive con quattro famigliari in meno di 50
                             metri quadrati e non ha alcuna assistenza pubblica

                                                  OSTIA (Roma) - Un altro caso di vita ai margini della civiltà:

                                                  abbandono totale, questo reso noto prima di essere conosciuto
                                                  attraverso una tragedia ormai compiuta, come successo al bambino
                                                  capoverdiano a Napoli, morto per le esalazioni di un braciere in una
                                                  casa senza elettricità, e senza senso. Qui i protagonisti non sono
                                                  immigrati: tutti italiani, in cinque - una donna gravemente malata di
                                                  Sla, la figlia, il genero e due ragazzini - in un alloggio popolare di
                                                  nemmeno 50 metri quadrati e senza la possibilità che la donna malata
                                                  possa essere spostata perché l'ambiente è angusto, tanto che è su un
                                                  letto con la bombola d'ossigeno a ridosso dei fornelli a gas della
                                                  cucina, con tutti i pericoli che ne conseguono. La denuncia dello stato
                             Maria Di Marcantonio
                                                  di abbandono e di incuria in cui versa la malata di SLA arriva con una
                                                  nota dell'associazione '"Viva la Vita Onlus".

                             «PER GLI AIUTI DOBBIAMO ATTENDERE» - «Abbiamo richiesto un nuovo alloggio e un aiuto
                             dai servizi sociali e la risposta è stata di attendere qualche anno... io sono ai limiti del crollo», dice
                             Alessandra, la figlia di Maria Di Marcantonio, la sessantenne affetta da SLA. A meno di un anno dalla
                             diagnosi, la signora è già immobile nel suo letto con l'ossigeno e nutrita per via artificiale. E' la figlia che
                             gestisce anche l'alimentazione forzata della donna, con l'aiuto di un infermiere che passa da casa per
                             cinque minuti al giorno. Non ha la carrozzina elettrica perché inutile - riferisce ancora l'associazione -,
                             non riuscirebbe comunque a passare nelle altre stanze ed il bagno per lei è totalmente inaccessibile.
                             Riesce ancora a parlare ma il suo eloquio è divenuto incomprensibile e quando anche la parola
                             l'abbandonerà del tutto la sua mente sarà totalmente prigioniera in un corpo immobile. Questo
                             l'accorato appello della figlia Alessandra: «Sono ai limiti delle forze e prossima al crollo psico-fisico. Se
                             non cambierà nulla non so cosa accadrà... oltre alla fisioterapia e ad un accesso al giorno di pochi minuti
                             di un'infermiera non abbiamo nulla. Io oramai sono bloccata in casa ad assistere mia madre, non posso
                             allontanarmi neanche un minuto e le notti sono pressoché in bianco. Viviamo con lo stipendio di mio
                             marito che non ci consente, assolutamente, di permetterci una badante. Una mano me la danno i miei
                             figli ma sono minorenni e non posso far pesare su di loro un'assistenza così gravosa». «L'anno scorso ho
                             richiesto un nuovo alloggio popolare più grande, almeno adeguato alla condizione di mia madre, non ho
                             ancora ricevuto risposte. La buona notizia è che a gennaio del 2009 i servizi sociali del Comune hanno
                             accettato la domanda per l'assistenza, ma mi hanno prospettato attese che possono arrivare fino a 3
                             anni...».
                             LA DENUNCIA: «UN CASO DI SLA NON DEVE ESSERE ABBANDONATO» - Per Mauro
                             Pichezzi, presidente dell'associazione Viva la Vita Onlus che riunisce familiari e malati di SLA, «è
                             gravissimo che un caso di SLA in fase avanzata non sia seguito da nessun centro ospedaliero qualificato,
                             ma è ancor più drammatico che la signora sia letteralmente abbandonata a sè stessa». A detta dell'avv.
                             Chiara Madia, penalista di Viva la Vita Onlus, «ci sono tutti gli estremi per configurare un reato di
                             omissione di atti d'ufficio nei confronti di chi sarebbe tenuto alla presa in carico della signora, e siamo
                             pronti a procedere per le vie legali».

                             21 ottobre 2009
         Il	   Gruppo di Solidarietà	   si	   è	   prontamente	   aDvato	   e	   dopo	   un	   incontro	   con	   la	   figlia	   della	   sig.ra	   
         Maria	   	   	   	   	   ha	   fa7o	   dono	   di	   un	   contributo	   per	   alleviare	   momentaneamente	   le	   for.	   difficoltà	   	   economiche	   

         La	   Sclerosi	   Laterale	   Amiotrofica	   (SLA),	   conosciuta	   anche	   come	   “Morbo	   di	   Lou	   Gehrig”,”	   malaDa	   di	   
         Charcot”	   o	   “malaDa	   dei	   motoneuroni”,	   è	   una	   malaDa	   neurodegenera.va	   progressiva	   che	   colpisce	   le	   
         cellule	   nervose	   cerebrali	   e	   del	   midollo	   spinale	   che	   perme7ono	   i	   movimen.	   della	   muscolatura	   volontaria.	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	 
         La	   SLA	   è	   cara7erizzata	   dal	   fa7o	   che	   sia	   il	   primo	   che	   il	   secondo	   motoneurone	   vanno	   incontro	   a	   
         degenerazione	   e	   muoiono.	   La	   morte	   di	   queste	   cellule	   avviene	   gradualmente	   nel	   corso	   di	   mesi	   o	   anche	   anni.	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	   	  
         Ha	   una	   cara7eris.ca	   che	   la	   rende	   par.colarmente	   dramma.ca	   :	   pur	   bloccando	   progressivamente	   tuD	   i	   
         muscoli,	   non	   toglie	   la	   capacità	   di	   pensare	   e	   la	   volontà	   di	   rapportarsi	   agli	   altri.	   La	   mente	   resta	   vigile	   ma	   
         prigioniera	   in	   un	   corpo	   che	   diventa	   via	   via	   immobile.
         L’incidenza	   della	   malaDa	   rispe7o	   al	   sesso	   risulta	   principalmente	   omogenea.	   Anche	   se	   vi	   è	   una	   lieve	   
         preponderanza	   nel	   sesso	   maschile.	   In	   Italia	   si	   manifestano	   in	   media	   tre	   nuovi	   casi	   di	   SLA	   al	   giorno	   e	   si	   
         contano	   circa	   sei-  o7o	   ammala.	   ogni	   100.000	   abitan..





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