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La storia di Milena





                                             Milena  era  una  ragazza  di  26  anni,  etiope,
                                             naturalizzata italiana, con una grande voglia di vivere
                                             e di aiutare le persone che la circondavano.  Milena
                                             era  una  persona  particolare.  La  sua  capacità  di
                                             donarsi andava oltre i propri familiari e conoscenti.



                  In  poco  tempo è  passata  da  una  vita  attiva  come  lei sapeva  condurre,  alla
                  gestione  di  una  malattia  che  le  ha  procurato  sordità  (con  necessità  di  un

                  supporto esterno), vertigini (impianto di un pacemaker), palpitazioni con sintomi
                  di svenimento, notevole stanchezza. Milena era affetta da una grave malattia la
                  quale coinvolge tutti  gli organi  ed è causata dalla mutazione  di un gene che
                  altera il meccanismo respiratorio delle cellule (mitocondrio).
                  Avere  una  mutazione  di  questo  DNA  significa  avere  danni  in  tutti  gli  organi,
                  poiché l’unità respiratoria è presente in tutte le cellule e le cellule sono presenti
                  in  tutti  i  tessuti.  Il  DNA  mitocondriale  di  Milena  è  stato  studiato dal  migliore
                  centro italiano che si occupa di  queste malattie,  che  può essere considerato
                  uno dei migliori centri mondiali. La mutazione del gene responsabile della sua
                  malattia non è stata ancora scoperta


             Costruzione della struttura Day After Day dedicata ai bambini del centro


                                                              Il  Gruppo  di  Solidarietà ha collaborato  con
                                                              L’Associazione  Milena  alla  realizzazione  di
                                                              questo edificio  che  segna  un punto  di  svolta

                                                              nell’opera svolta  in Etiopia,  un  grande cuore
                                                              che  si  apre  fino  a  raggiungere  i  più piccoli  i
                                                              più  indifesi,  coloro a cui la vita  sembrerebbe
                                                              aver  tolto  la  speranza  di  continuare  a
                                                              sognare.  Questo  progetto  apre  le  porte  per
                                                              accogliere  bambini  poveri  e  malnutriti
                                                              aiutando  “giorno  dopo  giorno”  il
                                                              reinserimento  di  ragazzi  orfani  in  un  nuovo
                                                              affetto  familiare  ed  offrendo  luoghi  sicuri

                                                              dove poter tornare a sorridere assaporando il
                                                              dolce gusto della  felicità  attraverso il bene  e
                                                              l’amore del prossimo.





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