Page 26 - Dossier 2018_ 2019
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Essere donne, in Nepal: ll Nepal è uno dei paesi più poveri
e meno sviluppaJ al mondo: su una popolazione totale di
circa 28 milioni di abitanJ, un quarto sopravvive con meno
di 2 dollari al giorno, quaMro milioni vivono in insediamenJ
precari o abitazioni di fortuna, ed oltre 200.000 vivono in condizione di moderna schiavitù. In
termini socio-economici, in Nepal si parla di “femminilizzazione” della povertà perché a seguito
del loro iniquo traMamento sono ancora una volta le donne ad essere maggiormente colpite
dall’estrema indigenza. Considerate inferiori, queste ulJme sono discriminate in numerosi ambiJ
della vita quoJdiana, vedendosi negato l’accesso sia ai diriN sostanziali (poliJci, successori, reali,
di ciMadinanza e familiari) che alle risorse primarie (cibo, istruzione, assistenza sanitaria, risorse
produNve, opportunità lavoraJve). Essere donne in Nepal significa senJrsi in colpa del faMo di
essere nate donne. La vita di ogni giorno non lascia alcun dubbio: le donne valgono sicuramente
meno degli uomini con cui condividono l’esistenza. Se si ammalano le figlie i genitori le portano
dallo sciamano; se si ammala il figlio maschio la famiglia è pronta ad affrontare il viaggio e le
spese necessarie per le cure mediche ospedaliere. Sempre che le venga concesso il lusso di
iscriversi a scuola, la figlia è costreMa a lasciare gli studi al termine della quinta classe, mentre i
suoi fratelli potranno proseguire.
Con il progeMo di mostra iJnerante “Maheela”, che significa donna in lingua nepalese, si vuol
promuovere in Italia la conoscenza del Nepal. e della condizione femminile in questo Paese.
AMraverso le immagini fotografiche intendiamo raccontare la vita quoJdiana delle donne nel
piccolo Stato himalayano i progeN di micro-credito, di educazione e di professionalizzazione che
Apeiron realizza in Nepal per affiancare le donne nepalesi nel lungo percorso verso l’indipendenza
economica ed il riscaMo sociale.
Il Gruppo di Solidarietà in streMa collaborazione con Aperion, promuove
iniziaJve per il rispeMo delle donne ed a favore della loro emancipazione
ed inoltre conJnua la sua baMaglia a favore dei bambini ed alla difficoltà di
nascere femmina.
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