Page 6 - GSDCD Resoc 2011/2012
P. 6

!
         Con questo progetto si intende sostenere il CERS a fornire assistenza socio-sanitaria
         a  tutti  i  soggetti  che  in  età  evolutiva  presentino  una  diversa  abilità  che  li  porta
         inevitabilmente  ad  aver  bisogno  di  attenzioni  che  il  sistema  assistenziale
         istituzionale, di frequente, non è in grado di soddisfare appieno.
         Importante tener presente sempre che il  bambino diversamente abile, porta con se
         anche l’insieme dei problemi  complessi  e compositi  che lo caratterizzano in termini
         clinici e socio familiari; richiedendo quindi, anche quando si tratta di curare patologie
         relativamente  semplici  come  una  polmonite,  competenze  assistenziali  di  alta
         specificità.
         Il bambino affetto da grave disabilità da mesi o da anni stabilizzato ma ricoverato, il
         più delle volte in reparti  di terapia intensiva,  può e deve essere assistito al proprio
         domicilio. Tutte le visite specialistiche, le indagini emato-chimiche e gran parte degli
         esami strumentali sono praticabili al domicilio del bambino.

         IL GRUPPO DI SOLIDARIETÀ’ ha aderito al progetto:  ADOTTA UN ANGELO,
         che  si  pone  come  finalità  principale  quella  di  portare  interventi  continuativi  di
         assistenza  sanitaria e sociale  a  casa del  bambino  diversamente abile  in  modo  da
         offrire prestazioni medico specialistiche e/o strumentali, infermieristiche, riabilitative,
         socio-assistenziali,  psicologiche a lui  ed alla sua famiglia con lo scopo di  gestire la
         sua patologia, quanto più possibile, nell’ambiente a Lui più idoneo: CASA SUA.

         Il bambino con diversa abilità ha bisogno di essere assistito a 360 gradi in quanto le
         necessità dipendono:
             •  dalla  complessità  del  quadro  clinico  di  base,  al  quale  si  associano  spesso
                patologie  comuni  anche  agli  altri  bambini,  (polmonite,  gastroenterite ecc…).
                con inevitabile prolungamento dei tempi di risoluzione.

             •  dalle  difficoltà  comunicative  del  bambino  e  dalla  obbligatoria  presenza  del
                genitore lungo tutto il percorso diagnostico-terapeutico-riabilitativo; il quale va
                sostenuto  anche  psicologicamente,  poichè  sovente  viene  da  incarceramenti
                nella struttura ospedaliera di mesi od anni.

             •  dalla scarsità di operatori sanitari qualificati.
         Il  coinvolgimento  di  tutti  gli  operatori  del  settore  ospedaliero  e  territoriale  -
         dall’infermiere,  al  medico di famiglia ed ospedaliero,  all’amministrativo -  è basilare
         per poter incentivare la cultura delle cure domiciliari in pediatria.















                                                            6
   1   2   3   4   5   6   7   8   9   10   11